Spunti di riflessione – #consiglidaMICO

Cari amici,

in questi giorni particolari, insieme allo studio di medicina integrata MICO, abbiamo pensato di coinvolgere i professionisti dello studio per dare a tutte le famiglie che ci seguono un supporto concreto nella gestione di questo particolare periodo di emergenza.

Il primo appuntamento s’intitola “Spunti di riflessione”, ad opera del dott. Luigi Discalzi.
Buona lettura.

”In questo momento così particolare e drammatico, si sono sentiti molti consigli e innumerevoli raccomandazioni su come spendere il (tanto) tempo a disposizione. Ovviamente ci si sta rivolgendo a coloro che non sono stati toccati in prima persona da questioni gravi di salute proprie o dei propri cari, e nemmeno a coloro i quali stanno facendo molta fatica ad affrontare le conseguenze economiche della pandemia. 

Mi permetto di segnalare l’importanza di alcuni accorgimenti al fine di preservare l’equilibrio mentale ed emotivo in un periodo in cui anche l’attesa prolungata e indefinita può gravare sull’animo delle persone.

INFORMARSI.  Avere riferimenti attendibili e seri dal punto di vista delle informazioni su ciò che sta succedendo è molto importante, ma ad un certo punto credo che, consultate tutte le fonti che ci ispirano fiducia, sia meglio darsi un limite poichè potenzialmente la ricerca potrebbe risultare infinita, col rischio di incamerare dentro di sè tutto….e il contrario di tutto! A quel punto possiamo ben immaginare come il nostro corto-circuito, sotto forma di intasamento della mente, sia dietro l’angolo. E non ne abbiam proprio bisogno, al momento! Quindi in parole povere: informarsi bene (qualità!), ma non troppo (quantità!).

CONDIVIDERE.  Vale lo stesso discorso fatto con l’INFORMARSI: la condivisione dell’angoscia, dei dubbi e della sofferenza è centrale per affrontare al meglio momenti così difficili come l’attuale. Ma parlare dei problemi in continuazione, con ogni interlocutore disponibile, rischia di generare solo altri problemi, di cui non si ha la soluzione nè il controllo. Ed ecco che il sollievo e l’alleggerimento finiscono per perdersi man mano che passa il tempo, per lasciare nuovamente spazio ai dubbi, all’angoscia ed allo spaesamento. Di nuovo in parole povere: condividere sì, ma dopo un po’ va cambiato argomento!

TENERSI ATTIVI.  Gli eventi in corso ci mettono in contatto ogni giorno con l’attesa, l’indefinitezza, l’angoscia. Nella nostra quotidianità ci si muove per lo più all’interno di schemi, programmi e dinamiche prestabilite e ben delineate all’interno delle quali c’è poco spazio per l’improvvisazione e la coltivazione di ciò che non sia funzionale al nostro ruolo sociale, in primis quello lavorativo. Ecco che ciascuno, secondo i propri talenti ed interessi, potrebbe, nei limiti del possibile, utilizzare il tempo in più a disposizione per dedicarsi a qualcosa che lo riempia (e all’interno di questo rientra assolutamente anche il fare qualcosa per gli altri). Non solo al fine di svagarsi o distrarsi, ma poichè “stare dietro a noi stessi” in questo modo ci definisce ulteriormente, ci migliora, ci completa e fa emergere ancora di più chi veramente siamo, con tutto il-bello-e-il-buono di cui siamo portatori.

Buona “resistenza” a tutti, #insiemenoncifermiamo!”

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