In attesa dell’inizio del corso per adulti e ragazzi, previsto per il 5 aprile, continua il nostro viaggio di approfondimento nel mondo della Canoa. Oggi vi parliamo della pagaia e della tecnica di pagaiata.
La pagaia è formata da un tubo alle cui estremità si trovano due pale. Quest’ultime hanno una parte concava che viene chiamata cucchiaio, che serve per “far presa” nell’acqua e muovere il kayak, e una parte convessa che viene invece chiamata dorso. Le due pale hanno un’inclinazione diversa rispetto al manico così da facilitare certe manovre durante la pagaiata. Le mani devono impugnare la pagaia in modo simmetrico rispetto alle pale e vanno posizionate circa 20 cm più larghe rispetto alle spalle.
La pagaiata è un movimento ciclico, di cui si possono distinguere quattro fasi distinte:
1) Posizione d’attacco o presa d’acqua, momento in cui la pala entra in acqua il più vicino possibile alla prua del kayak
2) Passata in acqua che corrisponde alla fase propulsiva e che consente l’avanzamento del kayak
3) Estrazione o svincolo, la pala esce dall’acqua all’altezza del busto del canoista e si prepara per l’ultima fase
4) Fase aerea con cambio di lato e preparazione per lo svolgimento della stessa sequenza dal lato opposto
La pagaia si distingue da un remo in quanto non ha un appoggio (scalmo) che la vincola allo scafo, ma è tenuta nelle mani dal canoista.
